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Musica Liquida con Linux e il Raspberry Pi

Tra le tante cose che possiamo fare con un Raspberry pi c’è anche la possibilità di trasformalo in un juke box digitale, tra l’altro di qualità audiofila, con un catalogo di “dischi” virtualmente infinito. Tutto questo è possibile grazie al nostro amato Pinguino che sta al cuore di una distribuzione altamente specializzata e di facile installazione che si occupa di tutto il necessario, lasciandoci solo il compito di installarla e configurarla per poi essere comodamente comandata con un’interfaccia web estremamente piacevole.

Immaginiamo uno scenario molto comune di utilizzo: avete una libreria di files audio che provengono dalla vostra collezione di CD che negli anni avete rippato, o album che avete comprato in digitale in vari servizi online, magari usate spotify o volete ascoltare la radio via web, in digitale, perché a casa vostra si sente Radio Maria su tutte le frequenze.

Di solito fate questo tramite il vostro computer, ma magari vorreste farlo con qualcosa da collegare al vecchio stereo degli anni 80 che e’ ancora sopravvissuto in soggiorno perché fa oramai parte dell’arredamento, o avete un sistema audio per la televisione ma non siete mai riusciti a collegarci nient’altro ed e’ un vero peccato… ecco con un Raspberry Pi potete avere un riproduttore audio digitale da collegare ad un impianto o anche semplicemente a delle casse per ascoltare la musica comodamente senza dipendere dal vostro computer.

La distribuzione è MoOde, ce ne sono altre ma dopo approfondite ricerche ho capito che era quella che stavo cercando,, di fatto è una distribuzione altamente ottimizzata, senza Desktop Environment, headless, che installa solo quello che serve, un kernel a bassa latenza, un webserver, e MPD (Music Player Demon) il sistema audio che permette di gestire la riproduzione dei file e dei flussi audio.

MPD è un demone, un server, e quindi gira in background, appoggiandosi su ALSA che è il sistema che gestisce fisicamente le periferiche audio, e che tramite protocolli di rete può riprodurre flussi audio da NAS collegati o streaming da servizi internet.

E’ un software pazzesco che in combinazione con l’architettura modulare di un sistema Linux permette di fare cose veramente interessanti ma probabilmente doverlo installare e configurare sul vostro computer potrebbe essere un lavoro da specialisti, con MoOde diventa un gioco da ragazzi.

L’immagine di MoOde può essere scaricata dal suo sito:

https://moodeaudio.org/

L’immagine va flashata sulla MicroSD del Raspberry, per questo io preferisco usare il tool Raspberry Pi Imager che è comodissimo.

Nel giro di pochi minuti la MicroSD è pronta e possiamo cominciare.

Per prima cosa bisogna inserire la MicroSD flashata, collegare il Raspberry alla rete domestica usando un cavo ethernet, l’ho fatto nel mio studio dove ho il router a portata di mano, e, se ne avete uno, collegare l’hard disk usb con i file della libreria audio

Puntare il browser su http://moode

Io per prima cosa ho attivato il WIFI sul Raspberry, in modo da poi potermi collegare alla rete posizionando il Raspberry già collegato in soggiorno dove non ho un cavo ethernet per poi finire da li il setup.

Selezionare nel menu “m” “Configure” e poi “Network”.

Facendo lo scan degli SSID scegliere la rete wifi a cui collegarsi. salvare e riavviare

A questo punto il Raspberry e’ raggiungibile puntando il browser a http://moode.local

Se avete collegato un Hard Disk USB è arrivato il momento aggiornare la library per fare indicizzare i file audio presenti sul disco, basta andare sul menu “m” e cliccare su “update library”. Nelle impostazioni della Library è possibile usare anche un NAS o una cartella condivisa in rete su un altro computer dove tenete i vostri files audio. Se i files sono su un disco usb collegato al Raspberry, questi saranno accessibili da qualsiasi computer o dispositivo collegato alla stessa rete, quindi il Raspberry diventa un NAS. Per chi volesse addentrarsi è possibile configurare MoOde per fare lo streaming anche via http.

Ci vogliono alcune decine di minuti a seconda della quantità di files che si hanno sul disco, molto probabilmente il disco funzionando assorbirà molta corrente e il Raspberry potrebbe andare in low current, ma io no nho mai avuto problemi, il led rosso potrebbe spegnersi ma quello verde di tanto in tanto lampeggerà, niente panico, al termine dell’indicizzazione tutto funzionerà correttamente e nella library sarà presente il disco usb con le sue cartelle.

Bisogna poi settare le impostazioni audio nel menu apposito di configurazione, e in particolare bisogna settare nelle impostazioni del MPD il dispositivo da usare.

Il Dac è il convertitore da digitale ad analogico che trasforma l’audio dei nostri files o flussi di streaming in segnali elettrici analogici che possono essere amplificati da un normale amplificatore Hi-Fi. Il Raspberry ha internamente un DAC e l’uscita Jack fornisce l’audio da mandare ad un dispositivo di riproduzione, ma la qualità di questo DAC non è eccelsa, e’ meglio usare un DAC dedicato che si collega via USB al Raspberry PI e esce con connettori RCA stereo se si vuole usare un amplificatore Hi-Fi (si, anche il vecchio amplificatore anni 70 ha un ingresso stereo RCA da usare per entrare nel nuovo millennio ancora con orgoglio).

Io ho collegato un DAC USB che viene identificato come E30 (è il modello) ma è possibile configurare anche l’output su HDMI e su uscita analogica Jack incorporate nel Raspberry Pi

Ci sono schede HAT da collegare alla porta GPIO del Raspberry da usare come DAC, Moode ne supporta diverse ed è meglio usare una delle schede compatibili a questo link la lista completa https://moodeaudio.org/docs/devices.html .

I dispositivi DAC usb in genere sono tutti class compliant e funzionano senza problemi.

Moode Permette di usare anche il Raspberry come sorgente Bluetooth e quindi collegarlo ad una cassa tramite questo sistema. Credo che questa sia la soluzione più economica e pratica se non si ha uno stereo o un amplificatore con casse. Basta a questo punto selezionare l’output di MPD su Jack.

Una volta impostato il dispositivo usato per l’output consiglio di attivare gli audio renderers del Bluetooth e il renderer di Spotify se lo si usa, con questa funzione basta collegare il Raspberry alla stessa rete su cui è collegato un dispositivo con Spotify e questo dispositivo diventa un controllo remoto per spotify che gira sul Raspberry.

Per collegare il Raspberry come sorgente ad una cassa Bluetooth basta selezionare nel menu “m” “BluZ” e in questa schermata selezionare “MPD Audio Autoput-> Bluetooth” e con “Scan for Devices” collegarsi alla cassa che si vuole usare.

Insomma con un piccolo Raspberry e MoOde avrete un sistema di riproduzione audio digitale che può essere usato in varie applicazioni, e che in molti stanno usando già da tempo in sistemi Hi-Fi con grande soddisfazione, per chi poi ha le capacità tecniche necessarie questa è solo la base di partenza per realizzare progetti che integrano display LCD e controlli collegati alla porta GPIO, per esempio un bel Boombox anni 80 che invece del registratore a cassette al suo interno nasconde un Raspberry PI con MoOde!!!! come al solito con il Raspberry l’unico limite è la fantasia!!!!

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Matteo